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Santa Maria delle Grazie (parte posteriore)
Switzerland

Insieme alla chiesa di S. Maria degli Angeli a Lugano conserva i più importanti affreschi rinascimentali di scuola

lombarda nel Ticino.

Antica chiesa del convento dei francescani osservanti fondato nel 1480 e soppresso nel 1848.

L’edificio risalente agli ultimi due decenni del XV sec. e consacrato nel 1505 corrisponde alla tipologia delle chiese
conventuali lombarde degli ordini minori, divise da un tramezzo in uno spazio per i fedeli - l'aula quadrangolare
affiancata a N da tre cappelle poligonali - e uno per i monaci, a pianta quadrata, che termina in un coro pure quadrato.
Sul lato N di quest'ultimo si erge il campanile.

Restauri e ristrutturazioni negli anni 1926-3 1 e 1979-82 (affreschi del tramezzo). Ulteriori restauri e interventi tra il
1997 e il 2006 (Sergio e Fernando Cattaneo), resi necessari dal violento incendio che nel 1996 distrusse il soffitto ligneo
tardoquattrocentesco dipinto nel XVIII sec. e produsse ingenti danni alla struttura della volta del coro e agli affreschi del
tramezzo.

Il portale principale a sesto acuto è decorato da un affresco frammentario dell'Adorazione dei pastori risalente all'inizio
del XVI sec.

La navata è coperta da un nuovo soffitto ligneo a travatura; l'androne centrale e le due cappelle della parete divisoria,
alta fino al soffitto, così come la chiesa conventuale sono voltati a crociera.

Sul tramezzo è dipinto un ciclo d'affreschi rinascimentali attr. alla bottega degli Scotto e databile intorno al 151O.
Seguendo l'iconografia tipica nella decorazione delle pareti separatorie delle chiese dell'osservanza francescana che si
diffuse in Lombardia fra l'ultimo quarto del XV e i primi tre decenni del XVI sec., a Bellinzona è riprodotto, con alcune
varianti , il ciclo pittorico, oggi scomparso, di Vincenzo Foppa sul tramezzo della chiesa milanese di S. Angelo, 1480 ca.

Alla grande Crocifissione centrale fanno da cornice quindici riquadri con Storie della vita e della Passione di Cristo,
disposti in tre registri: l'Annunciazione, la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Fuga in Egitto, la Risurrezione di Lazzaro,
L'Entrata in Gerusalemme, l'Ultima Cena, la Preghiera nell'Orto, il Bacio di Giuda, Cristo in tribunale, la Flagellazione,
Cristo davanti a Pilato, Cristo che porta la croce, la Deposizione e la Resurrezione.

A un primo pittore, identificato dalla critica con Stefano Scotto, è attr. la parte principale del ciclo, quella più aderente ai
modelli di S. Angelo, mentre un altro maestro, più vicino a Gaudenzio Ferrari, è l'autore delle parti stilisticamente più
aggiornate, che si inseriscono nelle composizioni foppesche (S. Giovanni della Deposizione, le tre Marie che sostengono
la Vergine nella Crocifissione).

A un terzo artista si devono le lesene con grottesche rinascimentali e motivi ornamentali allegorici che separano le
singole scene.

La parte inferiore del tramezzo è decorata da stucchi della prima metà del XVII sec, con le belle figure
dell'Annunciazione sulle imposte dei pilastri.

In origine le cappelle del tramezzo, arricchite da stucchi seicenteschi e chiuse da cancelli in ferro battuto del XVI-XVIII
sec., dovevano essere affrescate con storie della Vergine, mentre sui pilastri e nei pennacchi erano raffigurati i maggiori
santi francescani.

Del ciclo si conservano nella cappella sin. la Visitazione e i SS. Caterina, Francesco e una santa sui pilastri
Nella cappella des. il pittore gaudenziano attivo sul tramezzo dipinse nello stesso periodo l'affresco con la «Dormitio»
della Vergine. Gli altri dipinti murali nelle due cappelle sono opere della prima metà XVII sec., molto ritoccate.
L'altare della cappella sin. è sormontato da una statua lignea policroma di S. Antonio da Padova, prima metà XVII sec.
Nell'urna vitrea dell'altare des. è esposta una statua lignea policroma della Vergine dormiente, inizio XVI sec.
Le cappelle laterali della navata, delimitate da cancelli in ferro battuto del XVII-XVIII sec., si aprono con un arco a sesto
acuto.

Nella prima cappella, dedicata a S. Bernardino da Siena: affresco con il patrono fra i SS. Rocco e Sebastiano sulla parete
di fondo, opera di un pittore lombardo, inizio XVI sec.; la parte inferiore esiste solo come sinopia; alla stessa mano sono
attr. le sinopie coeve di quattro grandi affreschi incompiuti con Storie di S. Bernardino sulle pareti laterali.

Nella cappella di Francesco: decorazione della volta e delle pareti e altare tardobarocchi in stucco, XVIII sec.; pala
raffigurante la Madonna col Bambino e i SS. Giovanni Battista e Francesco, inizio XVII sec.; sul piedritto della parasta
des., affresco frammentario di una santa francescana, fine XVIinizio XVII sec.

La cappella del l'Immacolata contiene stucchi e affreschi dell'inizio de l XVII sec.; sui pilastri e nel sottarco è dipinta una
serie di santi francescani; nelle lunette, il Sogno e il Ritorno di Gioacchino; nelle cartelle delle vele, Storie della Vergine,
accompagnate da putti.

Pala d'altare con l'Immacolata Concezione, attr. a Carlo Preda, 1690 ca. Tele con la Nascita del la Vergine e la
Presentazione al Tempio, XVI-XVII sec.

Sui piedritti tra le cappelle: due lapidi sepolcrali, 1629 e 1640.

Sulla parete des. della navata: pulpito in legno intagliato e scolpito. XVII sec.; tela raffigurante la Gloria di tre santi
francescani, attr. a Giovan Battista Sacchi, prima metà XVIII sec., con una cornice lignea seicentesca; tela con il Crocifisso
tra i SS. Bernardino da Siena e Giacomo della Marca, pure prima metà XVIII sec., in cornice lignea dorata e policroma,
scolpita con scene della Passione di Cristo, seconda metà XVII sec. (inserti del 1927).
Acquasantiera in pietra scolpita, XVI-XVII sec.

La volta della chiesa conventuale è decorata da stelle e dal monogramma di Cristo.

Sulla cantoria lignea addossata al tramezzo sono dipinti angeli musicanti, prima metà XVIII sec.

Sulle vele dell'arco trionfale raffinati dipinti murali incompiuti dell'Annunciazione e sinopie dell'impianto prospettico,
attr. a un pittore della cerchia di Ambrogio da Fossano detto il Borgognone, inizio XVI sec.
Sui piedritti : due grandi affreschi frammentari del tardo XVI sec. con le Stigmate di S Francesco e S. Bernardino da
Siena.

Tele con la Natività della Vergine. 1730. e l'Estasi di S. Francesco,. XVII sec.

Nel coro rimane un ciclo d'affreschi frammentario con Storie della Vergine, fine XVI sec., ai lati del dipinto murale con
l'«Ecce homo»; sulla volta, quattro medaglioni con i padri della Chiesa; nel sottarco, profeti.

Elegante altare maggiore e balaustra barocchi in marmi policromi del 1738.

Sopra l'altare: crocifisso ligneo dello stesso scultore della Vergine dormiente, inizio XVI sec.

Stalli in legno intagliato e scolpito, inizio XVIII sec. Nuovo arredo liturgico. Davanti al coro, sotto i banchi: pietre tombali
dei due pittori Gian Giacomo e Alessandro Gorla, morti rispettivamente nel 1586 e nel 1632.

Sul sagrato. a N della chiesa: statua di S. Francesco d'Assisi. 1924.


(fonte: autori diversi (2008, seconda edizione): Guida d'arte della Svizzera italiana, a cura della Società di storia
dell'arte in Svizzera (SSAS), pp. 31-34, Edizioni Casagrande, 604 pagine)

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Copyright: Aurelio Ferrari
Type: Spherical
Resolution: 15000x7500
Taken: 05/11/2015
Uploaded: 05/08/2018
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